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68 la tempesta

meglio di prima. Mi erano compagni
di mio fratello i servi, ora mi sono
sottomessi.

                       Sebastiano.
            Però la coscienza....

                        Antonio.
Ahi, signore, dov’è? S’ella pur fosse
un gelone potrebbe trattenermi
dentro le mie pantofole: ma io
non sento quella Dea dentro il mio seno.
Ci fossero tra me e Milano venti
coscienze potrebbero gelare
e liquefarsi prima che una qualche
molestia mi recassero. Il fratello
vostro qui giace e non varrebbe meglio
di questa terra su cui dorme s’egli
fosse quello che sembra: morto. Io posso
con tre pollici sol di questo ferro
obbediente stenderlo per sempre
sul suo letto e nel tempo stesso, voi
rivolgete lo sguardo a questo vecchio
straccio di ser Prudente, che in tal modo
non sarebbe più là per giudicare
quel che facemmo. In quanto agli altri tutti,
accetteranno, come un gatto beve
una tazza di latte, quel che noi