Alonzo.
No, no, perito è certo.
Sebastiano.
Sire, potete ringraziar voi stesso
per questa grande perdita. L’ Europa
favorir non voleste con la figlia
vostra, che preferiste abbandonare
a un africano e quivi ella è bandita
dai vostri occhi che giustamente ormai
lacrime versan di rimpianto.
Alonzo.
Basta,
ti prego.
Sebastiano.
Supplicato foste e tutti
c’inginocchiammo innanzi a voi con ogni
genere di preghiere e quella stessa
bell’anima divisa fra disgusto
e obedienza, esitò a lungo incerta
da qual lato propendere. Perduto
per sempre abbiamo vostro figlio, io temo,
e Napoli e Milano avran per questa
avventura più vedove che noi,
uomini non rechiamo a consolarle.
La colpa è vostra.