A Ferdinando.
Vieni!
Il collo ai piedi t’incatenerò,
l’acqua del mar sarà la tua bevanda,
conchiglie d’acqua dolce avrai per cibo
e disseccate radiche ed i gusci
delle ghiande. Su, vieni!
Ferdinando.
No! Che prima
di subir tale trattamento voglio
aspettare un nemico più possente.
Sfodera la spada e resta immobile per incanto.
Miranda.
O caro padre nol tentar con prova
troppo imprudente: è nobile e non è
timido!
Prospero.
Cosa? Il mio piede diventa
mio maestro?
A Ferdinando.
Rinfodera la spada,
traditore che tenti di colpire
ma che non osi, tanto la certezza
di tua colpa ti aggrava. Smetti dunque
di stare in guardia! Con la mia bacchetta
io posso disarmarti e far cadere
la tua spada.