Ariele.
Grazie, o signore.
Prospero.
Se tu gemi ancora
io squarcerò una rovere e sì dentro
ti chiuderò nel suo nodoso ventre
che resterai ben dodici anni a urlare.
Ariele.
Perdonami, o signore, ai tuoi comandi
obbedirò di buona grazia e tutto
farò da buono spirito.
Prospero.
Sta bene
e fra tre giorni ti libererò.
Ariele.
Ecco di nuovo il mio nobil padrone!
Che debbo fare? Dimmelo, che debbo
fare?
Prospero.
Va’ con l’aspetto di una ninfa
del mare a tutti gli occhi occulto e solo
visibile alla tua vista e alla mia.