flotta che avea disperso, ho nuovamente
unito ed ora voga sopra l’onde
mediterranee raggiungendo il porto
di Napoli, dolente tutta e certa
d’aver visto affondar del Re la nave
e quel gran principe.
Prospero.
O Ariele, il tuo
ufficio hai ben compiuto. Ma ancor altro
ci resta a fare. In quale ora del giorno
siamo?
Ariele.
È trascorsa la metà.
Prospero.
Di due
clessidre almeno. Il tempo che ci resta
fra l’ora sesta e adesso, noi dobbiamo
sagacemente spenderlo.
Ariele.
V’è ancora
da lavorare? Poichè tu mi dai
tante fatiche lascia ch’io rammenti
la tua promessa ancor non mantenuta.