Pagina:Tempesta.djvu/22


6 la tempesta

                      Sebastiano.
Dobbiamo congedarci da lui!
Exit.

                       gonzalo.
Darei volentieri mille iugeri di mare, per
pochi metri di nuda terra: sterpami, roveti e
ogni altra cosa. Che la volontà del cielo sia
fatta! Ma io vorrei morire una morte asciutta!
Exit.


SCENA II.


Nell’isola: d’innanzi alla grotta di Prospero.


Entrano PROSPERO e MIRANDA.


                             Miranda.
Se con vostra arte, o caro padre, aveste
l’onde selvagge in tal frastuono messe
or le pacificate. Il cielo - sembra -
ardente pece pioverebbe, se
il mar salendo alla sua guancia, il fuoco
non ne cacciasse. Oh come insiem con quelli
che ho veduto soffrire, anch’io soffersi!
Un vascel valoroso - e non vi ha dubbio