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Atto quinto, Scena unica 153


è salda e forte e sopra i flutti ondeggia
come quando nel mar la prima volta
noi la varammo.

Ariele.


a Prospero.
Tutto questo, o mio
signore, ho fatto da che son partito.

Prospero.


ad Ariele
Spirito industre!

Alonzo.


Questi avvenimenti
non sono naturali e d'ora in ora
divengono più strani. Dite come
veniste qui?

Il Quartiermastro.


Sire, se mai credessi
di essere sveglio, cercherai di dirlo.
Morti eravam di sonno e tutti quanti
distesi sotto i boccaporti, senza
pur saper come, quando con rumori
strani e diversi, come grida e rugghî
e batter di catene ed urla ed altri
vari frastuoni fummo risvegliati
e per di più liberi tutti e il nostro,