Cerere.
Messi abbondanti, pingui terreni
granai ed aie pur sempre pieni
viti coi grappoli rigonfi e buoni
alberi chini per molti doni,
la primavera rechi ventura
ad ogni fine di mietitura,
miserie ed ansie lunge da voi,
fa questo voto Cerere a voi.
Ferdinando.
Questa è una bella visione e un molto
armonioso incanto. Dimmi, posso
credere che sien spiriti?
Prospero.
Son spiriti
che dai confini loro ho qui costretti
per virtù di mia arte a recitare
queste mie fantasie.
Ferdinando.
Lascia ch'io viva
pur sempre qui. Così mirabil padre
e tal moglie faran di questo luogo
un Paradiso.
Cerere e Giunone si parla-
no tra loro e spediscono
Iris a recare un messaggio.