Gonzalo.
Per quanto c’è di sacro al mondo, Sire
Perchè restate in tale abbattimento?
Alonzo.
È atroce! è atroce! mi è sembrato udire
parlare i flutti e dirmi questo e i venti
cantar quest’altro e il tuono in suo profondo
e cupo rombo, pronunciando il nome
di Prospero, il peccato mio con quella
sua voce bassa proclamare. Dunque
è mio figlio sepolto entro la melma
del mare? Voglio ricercarlo in fondo
dove non giunse lo scandaglio e seco
io giacerò nel fango!
Exit.
Sebastiano.
Un solo demonio
alla volta e saprò batter le loro
schiere!
Antonio.
Ed io ti sarò secondo!
Exeunt.