Stefano.
No, mostro, no.
Calibano.
Non avere timor: l’isola è piena
di rumori e di dolci arie che danno
piacere e non fan male. Qualche volta
di ben mille strumenti odono il rombo
le orecchie mie: qualche altra volta sento
voci, che se mi sveglio dopo un lungo
sonno, mi fan riaddormentare e allora
mi sembra di veder sognando nubi
che squarciandosi mostran gran ricchezze
pronte a piovermi addosso, tanto che
se allora mi svegliassi, piangerei
per sognare di nuovo.
Stefano.
Questo prova che è un buon regno per me,
dove potrò avere la musica per niente.
Calibano.
Quando Prospero sarà ucciso.
Stefano.
Lo sarà fra poco: mi rammento la tua storia.