e serba i suoi belli utensili — in questo
modo li chiama — con i quali ei vuole
adornarsi una casa quando l’abbia.
Ma più di tutto pensa alla bellezza
di sua figlia: egli stesso la proclama
“senza eguali„. Non ho mai visto donna
all’infuori di Sicorax, mia madre,
e di lei: ma però questa sorpassa
Sicorax, come una cosa più grande
sorpassa una più piccola.
Stefano.
Ella è dunque
una ragazza così bella?
Calibano.
Certo,
signore mio: ti garantisco ch’ella
ti sarà di buon letto e ti darà
bellissimi figliuoli.
Stefano.
Mostro! io ammazzerò quell’uomo. Sua figlia
ed io, saremo il Re e la Regina — Dio salvi
le nostre Maestà — e Trinculo e tu stesso sa-
rete i miei vicerè. Ti piace la congiura, Trin-
culo?
Trinculo.
Eccellente.