gli umani volti, fuor di qui, lo ignoro,
ma la modestia mia, solo gioiello
della mia dote, non vuol altro al mondo
compagno fuor di voi, nè il mio pensiero
immaginar potrebbe un’altra forma
a voi diversa ch’io potessi amare.
Ma forse troppo follemente io parlo
ed i precetti di mio padre oblio.
Ferdinando.
Principe io son — Miranda — per la mia
nascita e — non lo voglia Iddio — fors’anco
Re; nè vorrei questo portar di legna
sopportare così come a una mosca
delle carogne, non permetterei
di pungermi le labbra. Ora ascoltate
parlar l’anima mia: dal primo istante
ch’io vi scorsi, il mio cuore in servitù
vostra si venne e quivi esso è rimasto
a farmi schiavo ed è solo per voi
che qui rimango a trasportar la legna
con pazienza.
Miranda.
Voi mi amate?
Ferdinando.
Oh cielo,
oh terra, siate testimoni a queste
parole e coronate con felice