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- Oliviero
- (a Renato)
- Guarda com’è pensoso, colla testa china...
- Renato
- Come va la partita?
- Fernando
- (sorridendo)
- Do scacco alla Regina.
- Iolanda
- Ascoltami, Fernando, questa è la prima volta
- Che mi giunge una voce d’amore a me rivolta.
- Se tu sapessi come li ho sognati soventi,
- La tua maschia sembianza, i tuoi nobili accenti!
- Quante volte, seduta sul verone, alla sera,
- Invece del monotono ritmo della preghiera
- Mormoravo parole febbrili ed interrotte,
- Chiedendo al ciel benigno un raggio alla mia notte.
- Se tu sapessi, come dietro le vetriate
- Passavan lunghe e fredde le vedove giornate!
- Se vedevo una donna con in braccio un bambino,
- Se mi giungean le note di un nunzial festino,
- Guardavo alle mie vesti, ai monili, alle anella,