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scena ii | 29 |
- Oliviero
- L’amicizia è l’altrice delle gioie più sante
- E non l’ho mai provata siccome in questo istante.
- Renato
- (prende per mano Iolanda e la presenta ad Oliviero)
- La mia figlia Iolanda.
- Oliviero
- (inchinandosi)
- Dio lega opposte cose,
- Il rigor delle nevi, la beltà delle rose.
- Renato
(a Iolanda, indicando Fombrone)
- Tu conosci il suo nome, fummo compagni, quando
- Le braccia eran robuste ed era aguzzo il brando,
- Corremmo insiem le corti e guerreggiammo allato,
- E se lo seppe il vinto signor di Monferrato.
- Oliviero
(indicando Fernando)
- Il mio paggio Fernando.
- Renato
- (dopo aver guardato il paggio con attenzione benevola e riposto con un cenno del capo al suo grave inchino, volgendosi a Fombrone)
- Cresciuto alla tua scuola