Pagina:Teatro in versi (Giacosa) I.djvu/28

20 una partita a scacchi
Ch’io mi abbia in questa terra, il solo, e tu lo sai.
Quando mi sei vicina, figlia, non penso mai
Alle mie rughe antiche e ai miei capelli bianchi.
Iolanda, io sono vecchio, solo se tu mi manchi.
Una volta, perdonami, ti bramavo un fratello,
Che, come tu lo sei, fosse nobile e bello,
Che tramandasse ai figli, pura e intatta, come
Io la tenni dai padri, la gloria del mio nome.
Iddio non mel concesse. Savie leggi le sue!
Nel mio cuore, Iolanda, non c’è posto per due.
Ora se ci ripenso, sono meco adirato
Per quel tanto di affetto che ti avrebbe rubato.
Vieni qui, figlia, senti, tu sei bella, e sei buona,
E sei casta, il tuo nome val più che una corona.
Avrai dieci castella, e possenti domini,
Sarai donna e signora ne’ miei vasti confini,
Ma...
Iolanda
Padre, ch’io continui? Se mi state a sentire,
Io v’indovino tutto quello che vorreste dire.
Renato
Ebbene?...