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una partita a scacchi - prologo |
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O sciarpe ricamate fra l’ansie dell’attesa,
O preludi dell’arpa, o nenie della chiesa,
O mura dei conventi malinconici e queti,
Celle di sognatori, di santi di poeti,
Voi dell’arte e dei sogni siete i lucenti fuochi,
Voi vivi solamente nel rimpianto dei pochi.
Il tempo onde nessuna umana opera dura,
Ammorbidì i profili della vostra figura,
Ma il secolo correndo nella prefissa via,
Voi, soavi memorie, voi, caste fedi, oblìa.
A poco, a poco intorno la notte era discesa.
Scossi via la pigrizia. — Dalla lampada accesa
Piovve un raccolto lume sulle pagine mute
Che aspettavano il frutto di tante ore perdute,
Ed io dalla romanza scritta il mille e trecento
Di questa fiaba in versi ho tolto l’argomento.