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42 la secchia rapita


3
     Va’ in aiuto de’ tuoi, ché t’apparecchia
nuova fortuna il ciel non preveduta:
tu salverai quella famosa secchia
che con tanto valor fia combattuta,
che giornata campal nuova né vecchia
non sará stata mai la piú temuta:
Modana vincerá, ma con fatica;
e tu entrerai ne la cittá nemica.
4
     Quivi d’una donzella acceso il core
ti fia, la piú gentil di questa etade;
che sí t’infiammerá d’occulto ardore,
che ti fará languir di sua beltade:
al fin godrai del suo felice amore,
e ’l nobil seme tuo quella cittade
reggerá poscia, e riputato fia
la gloria e lo splendor di Lombardia. —
5
     Qui sparve il sonno e s’involò repente
da le luci del re la dea d’amore:
ei mirò le finestre, e in oriente
biancheggiar vide il mattutino albore;
chiese tosto i vestiti, e impaziente
si lanciò de le piume; e tratta fuore
la spada ch’avea dietro al capezzale,
menò un colpo e ferí su l’orinale.
6
     Quel fe’ tre balzi, e in cento pezzi rotto
cadde con la coperta cremesina:
con lunga riga fuor sparsa di botto
per la stanza del re corse l’orina.
Fe’ intanto un paggio de la guardia motto,
ch’era giunto un corrier da la marina
col segno de l’Imperio e la patente,
onde fu fatto entrar subitamente.