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rime | 297 |
XV
Amante sdegnato.
Torno, lasso, o non torno?
S’io non ritorno i’ moro,
e se io torno e l’adoro
fia viltade il ritorno.
— Torna — mi dice amore,
— Non ritornar — grida lo sdegno al core.
M’alletta la bellezza,
m’arresta l’alterezza
e, come in mar di abbandonato legno
fanno due venti fieri,
cosí dei miei pensieri
fanno dentro il mio cuore amore e sdegno.
XVI
Vivo fonte beato,
nel cui celeste umore
ogni dolcezza sua rinchiude amore,
questo cuore infiammato,
deh! per dio riconsola,
poi ch’una stilla sola
del tuo dolce liquore
smorzar può un Mongibel, non che ’l mio ardore.
Fontana di dolore
sei tu, ben che i sembianti
mostrin diletto agli allettati amanti,
ch’in te si bagna amore
quand’ei rinforza il natural valore
e tempra in te quei strali
con ch’egli ancide i miseri mortali.