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canto primo 21


55
     Gli portava dinanzi un paggio armato
la spada nuda e la rotella bianca,
e avea dal destro e dal sinistro lato
i due primi Anzian, teste di banca;
lo stendardo del popolo spiegato
portava il conte Ettòr da Villafranca,
giovinetto che Marte avea nel core
e ne la bocca e ne’ begli occhi Amore.
56
     Due compagnie di lance e di corazze,
una dinanzi e l’altra iva di dietro.
I cursori del popol con le mazze
facevan ritirar le genti indietro,
che correan tutte a gara come pazze
a la vicina porta di San Pietro,
per veder quella secchia a la campagna,
credendosi che fosse una montagna.
57
     In ultimo cinquanta contadine
con le gonelle bianche di bucato,
ne le canestre lor di vinco fine
portavan pane, vin, torta in buon dato,
uova sode, frittate e gelatine,
al famoso drappello affaticato
che venía con la secchia; e cosí andando
giunsero a la Fossalta ragionando.
58
     Quivi trovâr che ’l prete de la cura
gía confortando ancor gli agonizzanti;
gli assolvea da’ peccati, e ponea cura,
fra i paterni ricordi onesti e santi,
se ’n dito anella avean per aventura,
o ne le borse o nel giubbon contanti;
e per guardargli da gli furti altrui,
gli togliea in serbo e gli mettea co’ sui.