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canto duodecimo 229

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     Piú non tornaro al ponte i modanesi,
ma a Castelfranco fêr passar la gente:
e quivi fûro i padiglioni tesi
poco distanti, al lato di ponente;
dove ancor sono i margini difesi
da una trinciera quadra ed eminente,
che può veder passando in su la strada
qualunque dal castello al fiume vada.
72
     Tiraro il dí seguente una trinciera
i bolognesi fuor de la muraglia;
e quivi usciro armati a la frontiera
contra i nemici in atto di battaglia:
ma stetter poi cosí fino a la sera
per mostrar di non ceder la puntaglia.
E in tanto il Reggimento avea mandato
un messo in fretta al Cardinal legato;
73
     cui chiedendo perdon del folle eccesso,
d’aiuto il supplicava e di consiglio,
con libero e assoluto compromesso,
pur che levasse i suoi fuor di periglio.
Egli, dissimulando il gusto espresso
di vedergli abbassato il superciglio,
mostrò dolersi de l’avuta rotta;
e fe’ ritorno a la cittá del Potta.
74
     Quivi accolto in senato, ei disse: — Amici,
io torno a voi con quell’istessa fede
ch’io ritrassi l’altrier, che i benefici
non mi faceano ancor sperar mercede.
féste donna di voi la Santa Sede;
e i nostri amici vecchi insuperbiti
mutaron fede e ne lasciâr scherniti.