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182 la secchia rapita


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     — Moro, can, senza legge e senza fede,
t’insegnerò, con queste tue contese,
come si tratta meco e si procede,
e ti farò tornare in tuo paese. —
Quel s’inginocchia e bacia il divin piede,
chiede perdon de l’impensate offese;
e fa partendo in Africa passaggio:
segue la navicella il suo viaggio.
24
     Le donne di Nettun vede su ’l lito
in gonna rossa e col turbante in testa:
rade il porto d’Astura ove tradito
fu Corradin ne la sua fuga mesta:
or l’esempio crudele ha Dio punito
ché la terra distrutta e inculta resta.
Quindi monte Circello orrido appare
col capo in cielo e con le piante in mare.
25
     S’avanza, e rimaner quinci in disparte
vede Ponzia diserta e Palmarola,
che furon giá della cittá di Marte
prigioni illustri in parte occulta e sola.
Varie torri su ’l lido erano sparte:
la vaga prora le trascorre, e vola;
e passa Terracina, e di lontano
vede Gaeta a la sinistra mano.
26
     Lascia Gaeta, e su per l’onda corre
tanto ch’arriva a Procida e la rade:
indi giugne a Puzzòlo, e via trascorre,
Puzzòlo che di solfo ha le contrade.
Quindi s’andava in Nisida a raccorre,
e a Napoli scopria l’alta beltade:
onde dal porto suo parea inchinare
la regina del mar la dea del mare.