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10 la secchia rapita


11
     chi si mise una scarpa e una pianella,
e chi una gamba sola avea calzata;
chi si vestí a rovescio la gonella,
chi cambiò la camicia con l’amata;
fu chi prese per targa una padella,
e un secchio in testa in cambio di celata;
e chi con un roncone e la corazza
corse bravando e minacciando in piazza.
12
     Quivi trovâr che ’l Potta avea spiegato
lo stendardo maggior con le trivelle,
ed egli stesso era a cavallo armato
con la braghetta rossa e le pianelle.
Scriveano i modanesi abbreviato
pottá per potestá su le tabelle,
onde per scherno i bolognesi allotta
l’avean tra lor cognominato il Potta.
13
     Messer Lorenzo Scotti, uom saggio e forte,
era allor Potta, e decideva i piati.
Fanti e cavalli in tanto ad una sorte
a la piazza correan da tutti i lati.
Egli, poiché guernite ebbe le porte,
una squadra formò de’ meglio armati,
e ne diede il comando e lo stendardo
al figlio di Rangon, detto Gherardo.
14
     Egli dicea: — Va, figlio, arditamente;
frena l’orgoglio di que’ marrabisi;
non t’esporre a battaglia, acciò perdente
non resti, mentre siam cosí divisi;
ma ferma alla Fossalta la tua gente,
e guarda il passo, e aspetta novi avisi;
ch’io ti sarò, se ’l mio pensier non falle,
innanzi sesta armato anch’io a le spalle. —