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CANTO OTTAVO
ARGOMENTO
Il corno manco alfin de’ Gemignani
giugue a forza pugnando a’ suoi steccati.
Vede Ezzelino in mostra i Padovani,
ch’a danno de’ Petroni ha radunati.
Fan tregua i campi: e con partiti vani
son da Bologna ambasciator mandati,
che di Renoppia fra i ricami e l’armi
del cieco Scarpinello odono i carmi.
1
Giá la luce del sol dato avea loco
a l’ombra de la terra umida e nera;
e le lucciole uscían col cul di foco,
stelle di questa nostra ultima sfera:
quando le trombe in suon giá lasso e fioco
a raccolta chiamâr da la riviera.
Usciro i fanti e i cavalier de l’onda,
e si ritrasse ognuno a la sua sponda:
2
e quinci e quindi alzaro incontro al ponte
gli eserciti trinciere e padiglioni.
Tornaro in tanto di Miceno il conte
e Manfredi e Roldano, i tre campioni
che le bandiere de’ nemici conte
cacciate avean per boschi e per valloni;
e fu da loro in arrivando al lito
il suon de l’armi e de’ cavalli udito.