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52.


Contro una donna attempata, la qual prendendo importunamente

commiato aveva interrotto un bel trattenimento.


O nemica d’Amor, che sí ti rendi
     Schiva di quel ch’altrui dà pace e vita
     E dolce schiera a’ dolci giochi unita
     4Dispregi e parti e lui turbi ed offendi,
Se de l’altrui bellezza invidia prendi
     Mentre i tuoi danni a rimembrar t’invita,
     Ché non t’ascondi omai sola e romita
     8E ’n umil cameretta i giorni spendi?
Ché non conviensi già tra le felici
     Squadre d’Amor e tra il diletto e ’l gioco
     11In donna antica imagine di morte.