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     E s’alcun foco di pietade ascosa
     8Il ghiaccio può temprar, tu solo il sai.
Misero! ed io là corro ove rimiri
     Fra le brine del volto e ’l bianco petto
     11Scherzar la mano avversa a’ miei desiri!
Or come esser potrà ch’io viva e spiri,
     Se non m’accenna alcun pietoso affetto
     14Che non fian sempre vani i miei sospiri?


33.


Camminando di notte prega le stelle che guidino

il suo corso.


Io veggio in cielo scintillar le stelle
     Oltre l’usato e lampeggiar tremanti,
     Come ne gli occhi de’ cortesi amanti
     4Noi rimiriam talor vive facelle.

Rime di T. Tasso, II. 4