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485.
22.
Già la Bellezza io fui,
Pura e divina luce,
Or sono un chiaro sol ch’a voi traluce:
E dove altrui mi celo,
5Gloria ho meco di me, con voi del velo.
Tu, che mi cerchi in vano
In Dafne ed in Giacinto
Né mi vedesti ancor se non dipinto,
Non varcar terre e mari
10Co’ naviganti avari
Per ritrovarmi, o boschi, o monti, o fiumi;
Ch’io sono in duo be’ lumi.
Quindi in te sol rimira
Ed in me ricercando al cielo aspira.
486.
23.
Già mi dolsi, or mi godo;
Ma, se ’l piacer m’ancide,
Torni il dolore e la mia vita affide.
Torni il mio duolo e ceda
5Poscia al nuovo diletto il core in preda:
Cosí nel giro alterno
Faccia la doglia il mio gioire eterno.