Pagina:Tasso - Rime d'amore.djvu/51


— 43 —

Potrai poi quivi a le vermiglie rose
     Involar di sue labbra odor piú caro
     14E riportarlo in cibo a i miei desiri.


31.


Si lamenta con Amore che la sua donna abbia preso marito, e la prega

che non si sdegni d’esser amata e celebrata da lui.


Amor, tu vedi, e non hai duolo o sdegno,
     Ch’al giogo altrui madonna il collo inchina:
     Anzi ogni tua ragion da te si cede.
     Altri ha pur fatto, oimé, quasi rapina
     5Del mio dolce tesoro; or qual può degno
     Premio agguagliar la mia costante fede?