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477.
14.
Chi brama esser felice,
Se ’l vero Amor ridice,
Com’io si doglia e poi
Finisca dolcemente i giorni suoi.
5Sí dolce è il mio dolore
Con dolce pena e cara,
Ch’ogni dolcezza altrui mi sembra amara;
Né per un mio tormento
Io qui tôrrei cento diletti e cento.
478.
15.
Chi volge il guardo umíle
A la beltà divina
Com’oro in fiamma i suoi pensieri affina;
E ’l core, a voi devoto,
5Sensi voglie e costumi
Purga a sí dolci lumi,
E riverente or si consacra in voto;
E di sé stesso face
Tempio ed altare e simulacro e face.