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30.


Prega l’aura che porti le sue parole a la sua donna.


Aura, ch’or quinci intorno scherzi e vole
     Fra ’l verde crin de’ mirti e de gli allori,
     E destando ne’ prati vaghi fiori
     4Con dolce furto un caro odor n’invole,
Deh, se pietoso spirto in te mai suole
     Svegliarsi, lascia i tuoi lascivi errori,
     E colà drizza l’ali ove Licori
     8Stampa in riva del fiume erbe e viole.
E nel tuo molle sen questi sospiri
     Porta e queste querele alte amorose
     11Là ’ve già prima i miei pensier n’andaro.