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453.


Ad istanza del signor...; canzonetta per la Clarissima

lasciata a Venezia.


O dolente partita,
     Che mi parti e dividi
     Da la mia donna, anzi dal proprio core,
     Qual parte è sí gradita,
     5Quai mari o monti o lidi
     Ov’io consolar possa il mio dolore?
     Fortuna ed Amore,
     Divi grandi e possenti,
     Quel che già l’un mi diede
     10L’altro non mi concede,
     Anzi me ’n priva e doppia i miei tormenti:
     Sête or tanto discordi
     Là su nel cielo o nel mio duol concordi?
Perché dir non saprei
     15Quanto fosse il martíre,
     Ma l’accende il piacer per ch’ei sfaville:
     Cosí i diletti miei
     Fûro innanzi al partire
     Come al foco talor minute stille.
     20Né mille baci e mille
     Pieni d’ardente affetto
     Tempraro i miei desiri;
     Ma crebbero i sospiri,
     Crebber le fiamme a l’infiammato petto
     25E crebber le mie pene,
     Che son quante nel mar alghe ed arene.