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446.


[Ad istanza di Vincenzo Gonzaga principe di Mantova.]


Amor, contra costei che ’n treccia e ’n gonna
     S’arma e s’accampa e i suoi guerrieri accoglie,
     Tra le schiere un desio ch’in noi s’indonna
     Guida in pensier ben mille ardite voglie:
     Tutte le stelle in ciel d’invitta donna
     Prometton l’amorose e care spoglie;
     E fede e sofferenza e pronto schermo
     8Fanno a lei forza, e ’l suo destino è fermo.
Scudo ch’avvolge al capo atri serpenti,
     E d’elmo e di lorica il doppio incarco,
     Grave faretra e strali ancor pungenti,
     E l’asta d’una diva e d’altra l’arco
     Amor sospende a le future genti,
     Né di pietà né di piacer mai parco,
     A ciò ch’insieme un sol trofeo dimostri
     16Due vittorie e cento armi e mille mostri.