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426.
3.
Quando la fe’ perdesti,
Dove restaro e come
L’altre virtú di che sembravi adorno?
Dove il tuo chiaro nome
5E l’altre cose belle?
Parve quasi sparito il sole al giorno,
A la notte le stelle.
Cavalier senza fede, e tu no ’l credi,
Che l’error non conosci e lei non vedi.
427.
Per un signore che amava una donna brutta.
Udite affetto nuovo:
Or chi fia mai che ’l creda,
Ch’ami io donna ch’è brutta e me n’avveda?
Egli è pur vero e provo
5(O d’amor meraviglie alte e secrete!)
Che debil filo ordir può salda rete,
E rintuzzato strale
Far piaga aspra e mortale,