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Ad Amore, ne l’istesso soggetto.


Come vivrò ne le mie pene, Amore,
     Sí lunge dal mio core,
     Se la dolce memoria non m’aita
     Di lei ch’è la mia vita?
     5Dolce memoria e spene,
     Imaginata vista e caro obietto,
     Voi siete il mio diletto
     La mia vita e ’l mio bene;
     Ma pur mezzo son io tra morto e vivo,
     10Poi che del cor son privo.


26


A la sua donna, nel soggetto medesimo.


Se ’l mio core è con voi, come desia,
     Dov’è l’anima mia?
     Credo sia col pensiero: e ’l pensier vago
     È con la bella imago;