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     E via men vaga sei d’ogni altra stella
     Ch’in ciel scopra le bionde
     Chiome; e quel bel che i rai solar ti danno
     Tutto impieghi spietata in altrui danno.
45Forse ciò fai perché i lascivi amori
     Pudica aborri e di servar desiri
     In altri il fior di castità pregiato?
     Deh! non sovvienti che tra l’erbe e i fiori
     Scendesti in terra da i superni giri
     50A dimorar col pastorello amato?
     E che ti fu già grato
     Temprar di Pane i non onesti ardori
     Quetando i suoi sospiri,
     Vinta da pregio vil di bianca lana,
     55Da pietà no, che sei cruda e inumana?
Oh quante volte ad Orïon, che carco
     Di preda e di sudor fea da la caccia,