Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
— 416 — |
381.
Ricusa una camicia donatagli.
Di qual erba di Ponto o di qual angue
Trasse Amor l’empio tòsco onde consperse
Poi la mia maga il lin che mi coperse
4Il nudo sen, ond’ei ne ferve e langue?
Arder già sento entro le vene il sangue:
O fiamme, o pene mie gravi e diverse!
Don via men fiero la gelosa offerse
8Che fu delusa dal Centauro esangue.
Maga crudel se fura, e piú crudele
S’avvien che doni: almen l’iniqua vesta,
11Se tener vuole il furto, or si ritoglia.
Lasso, ch’io spargo invan gridi e querele!
Ahi, chi mi trae l’insidïosa spoglia?
14Ahi, chi le fiamme e ’l rogo almen m’appresta?