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348.
Avventossi repente a’ capei d’oro,
Ma non li offese, il foco,
Quasi volesse dir — Questo è il mio loco:
E fra chiome sí belle,
5Quasi in ciel fra le stelle,
Puro divengo e chiaro
E l’innocenza da’ bei crini imparo. —
349.
Chi mi ferí la destra
Se mi feriva il core,
Piaga d’odio guaría piaga d’amore.
Or non tanto mi duol l’istesso duolo
5Quanto il dolermi solo;
Perché la man ferita
Piú vergognosa è in ballo e meno ardita.
350.
Ebbe qui vita e regno,
Seggio e corona Amore;
Or è qui morto, e la sua tomba è ’l core.
Con la Fede ei morío;
5Or vive altro desío,
E questo amor non è ma bella imago
Ed idol caro e vago;
E par che parli e spiri
Mille d’estinto Amor dolci sospiri.