Pagina:Tasso - Rime d'amore.djvu/394


— 386 —

342.


Già fu mia dolce speme
     Assai debile e lenta,
     Or cresce sí ch’ella piacer diventa.
     Ma, perch’io speri insieme
     5E insieme abbia diletto,
     Mai non adempie Amor ogni difetto;
     E sempre il mio piacere
     Temprando va, perch’io maggior lo spere.


343.


Soavissimo canto,
     Oh pur t’oda una volta
     E poi mi stilli in lagrimoso pianto!
     Felice chi t’ascolta!
     5Felice chi risguarda
     La rosa, onde tu spiri, ancor non cólta!
     Felice sí, ma tarda
     Fôra la sorte mia
     Fra quel sí dolce odore e l’armonia.