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334.


Porti la notte il sole
     E la candida luna il giorno apporte,
     E ’l nascer lutto, e gran piacer la morte;
     Porti la state il gelo,
     5E ’l ciel diventi a noi l’orrido inferno,
     Anzi l’inferno il cielo;
     Rompa sue leggi la natura e ’l fato,
     Poiché le rompe Amore,
     E premio è crudeltà d’un nobil core
     10E pietà d’uno ingrato.


335.


Voi bramate, ben mio,
     Che m’uccida il dolore,
     Però crescete pena in questo core:
     Ma pur, mentre mi doglio
     5Sento un piacer sí novo
     Del piacer che vi porge il mio cordoglio,
     Oh maraviglia!, e quasi avvien ch’allora
     Per doglia no, ma per diletto io mora.