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302.
II.
Siepe, che gli orti vaghi
E me da me dividi,
Sí bella rosa in te giammai non vidi
Com’è la donna mia
5Bella, amorosa e pia;
E mentr’io stendo sovra te la mano
La mi stringe pian piano.
303.
III.
Sarai termine ancora,
Come de’ passi miei,
De’ miei cari diletti,
Siepe, ch’udisti gli amorosi detti;
5E non t’apristi allora
Pietosamente fra ’l mio petto e lei,
Siepe, siepe crudele,
Al suon de le dolcissime querele.