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263.


Arrossir la mia donna
     Nel ragionar vedea
     Lieta de le sue lodi e vergognosa
     E via piú bella di vermiglia rosa;
     5E parte sorridea;
     E quel rossore e ’l riso
     Ne l’angelico viso
     D’un bel lampo credea purpurea luce
     Quando l’alba riluce
     10Cui null’altra somiglia:
     Cosí, come beltà, virtute ancora
     Cresce s’altri l’onora.


264.


Donna, chi vi colora
     Come vermiglia e mattutina aurora?
     Forse è piacer che ’l volto
     Cosí v’orna e dipinge,
     5Star non potendo dentro ’l core accolto?
     O vergogna che tinge
     Il candor de la fede,
     Che per difetto rosseggiar si vede?
     Ma qualunque tu sia,
     10Color soave de la donna mia,
     Per te la colpa ancor bella saria.