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253.
Deh, nuvoletta, in cui m’apparve Amore
E fece a gli occhi miei candido velo,
E, se m’ascose la beltà del cielo,
Mostrò la sua di cui piú vago è ’l core!
5Nuvoletta gentil, non fusti piena
Di fredda pioggia o di gelata neve
O ver di fiamme ardenti,
Ma d’uno spiritel volante e leve
E di lieto color tutta serena;
10E i miei lumi contenti
Pareano al lampeggiar d’occhi ridenti:
E se ’l vago candor sí dolce adombra
Bramo la luce di cangiar con l’ombra
E la vista del sol col mio signore.
254.
Amor, ch’aspro tormento
Sei fra’ mortali in terra,
E mal sicura tregua e certa guerra,
E terribil procella e fiero vento,
5Che turbi i nostri ingegni,
E ’n guisa d’onde movi alti disdegni;
Sei fra gli angeli in ciel senza difetto,
Contentezza e diletto,
E tranquilla quïete e stabil pace,
10E gioia eterna con piacer verace.