Pagina:Tasso - Rime d'amore.djvu/348


— 340 —

253.


Deh, nuvoletta, in cui m’apparve Amore
     E fece a gli occhi miei candido velo,
     E, se m’ascose la beltà del cielo,
     Mostrò la sua di cui piú vago è ’l core!
5Nuvoletta gentil, non fusti piena
     Di fredda pioggia o di gelata neve
     O ver di fiamme ardenti,
     Ma d’uno spiritel volante e leve
     E di lieto color tutta serena;
     10E i miei lumi contenti
     Pareano al lampeggiar d’occhi ridenti:
     E se ’l vago candor sí dolce adombra
     Bramo la luce di cangiar con l’ombra
     E la vista del sol col mio signore.


254.


Amor, ch’aspro tormento
     Sei fra’ mortali in terra,
     E mal sicura tregua e certa guerra,
     E terribil procella e fiero vento,
     5Che turbi i nostri ingegni,
     E ’n guisa d’onde movi alti disdegni;
     Sei fra gli angeli in ciel senza difetto,
     Contentezza e diletto,
     E tranquilla quïete e stabil pace,
     10E gioia eterna con piacer verace.