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225.


Ove si canta il nome, ove il sembiante
     De l’alto Re del ciel, donna, s’adora,
     Vi sovvenne di me nel tempio ancora
     4Fra le imagini sue divote e sante?
Io, per mutar contrada, o nel levante
     Donde si mostra la vermiglia aurora
     O dove cade il sole, o per ch’io mora
     8E torni al ciel qual peregrino errante,
Terrò di voi memoria e voi ne l’alma
     In cui l’impresse Amor di propria mano,
     11Né giammai temerò l’acque di Lete:
E vostro, come appresso, io son lontano,
     E sarò, per fortune avverse o liete,
     14Fin che lo spirto reggerà la salma.