Pagina:Tasso - Rime d'amore.djvu/277


— 269 —

     Fanno i lor dolci nidi in mezzo al tronco,
     O pur com’api in quel vivace lauro;
     E tanti son quante le stelle in cielo,
     18E ciascun passerebbe un cor di pietra.
Tante faville ancor di viva pietra
     Non uscîr mai quante da’ vaghi rami,
     E tutte somigliàr lumi del cielo.
     E se ’l percote Amor con gli aurei strali,
     Vedreste fiammeggiar d’ardente lauro,
     24Via piú che selce ripercossa, il tronco.
Ne l’arabico mar s’asconde un tronco
     Verde ne l’acque e fuor si svolge in pietra;
     E serba i suoi colori il verde lauro
     Che piú s’inaspra ove le frondi e i rami,
     Men duri assai de’ miei pungenti strali,
     30Alzandosi da l’acque ei mostra al cielo.
Tal sovra queste rive e ’n questo cielo
     Questo maraviglioso e novo tronco
     Che non cura d’Amor l’arco e gli strali
     In mezzo al mar del pianto è fredda pietra;
     E ’ndura al lacrimar le foglie e i rami
     36Ove non toccan l’onde il verde lauro.
Quanti la pianta ha rami Amore ha strali
     E raggi il sole, e del mio lauro il tronco
     Risplende piú ch’al ciel lucente pietra.