Pagina:Tasso - Rime d'amore.djvu/276


— 268 —

179.


Loda la bellezza de la sua donna con meravigliose similitudini

del lauro e de le sue proprietà.


Sorgea per maraviglia un vivo lauro
     Tutto sicuro dal furor del cielo
     Con l’auree frondi e con pungenti rami
     Ben che molle paresse il nobil tronco;
     Ma sí ferma non fu rigida pietra,
     6E v’affinava Amor gli aurati strali.
Dove aguzzava ei vi spuntò gli strali
     Senza passar la scorza al dolce lauro;
     E ’l diaspro stimò piú molle pietra,
     E disse — È meglio saettar nel cielo
     Ch’in questo cosí vago e chiaro tronco,
     12Ch’ombra mi fa co’ suoi frondosi rami. —
Paiono augelli infra gli ombrosi rami
     Vaghi Amoretti, e con acuti strali