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179.
Loda la bellezza de la sua donna con meravigliose similitudini
del lauro e de le sue proprietà.
Sorgea per maraviglia un vivo lauro
Tutto sicuro dal furor del cielo
Con l’auree frondi e con pungenti rami
Ben che molle paresse il nobil tronco;
Ma sí ferma non fu rigida pietra,
6E v’affinava Amor gli aurati strali.
Dove aguzzava ei vi spuntò gli strali
Senza passar la scorza al dolce lauro;
E ’l diaspro stimò piú molle pietra,
E disse — È meglio saettar nel cielo
Ch’in questo cosí vago e chiaro tronco,
12Ch’ombra mi fa co’ suoi frondosi rami. —
Paiono augelli infra gli ombrosi rami
Vaghi Amoretti, e con acuti strali