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     Qual fosse poi, tu dillo, o fiume vago,
     40Tu dillo altrui, famoso e chiaro lago.
Tu dillo altrui, famoso e chiaro lago,
     Come da poi crescendo il biondo crine
     Laura in te si specchiasse e gli occhi e ’l viso,
     E come nel mirar la cara imago
     E le bellezze sue quasi divine
     Rassomigliasse il giovine Narciso:
     Ditelo, augelli, e voi da le bianche ali,
     48Voi che le sete sol nel canto eguali.
Voi, che le sete sol nel canto eguali,
     Già tacevate, o cigni, in verdi sponde
     Cantando Laura di dolcezza piena;
     Ed eran tante le sue voci e tali
     Che parean mormorando dir quell’onde, —
     È per fermo costei nova sirena! —
     Oltre i candidi cigni, onde beate,
     56Son piú belle sirene in voi già nate.