Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
— 248 — |
166.
[Nel medesimo soggetto.]
Se taccio, il duol s’avanza;
Se parlo, accresco l’ira,
Donna bella e crudel, che mi martira.
Ma prendo al fin speranza
5Che l’umiltà vi pieghi,
Ché nel silenzio ancor son voci e preghi.
E prego Amor che spieghi
Nel mio doglioso aspetto
Con lettre di pietà l’occulto affetto.