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Lasso! e stolto già fui quando conversi
     Incontra ’l ciel l’armi di sdegno, e volsi
     11Trionfar di colui che sempre vinse;
Ché, s’allora un sol giogo io non soffersi,
     Or due ne porto, e s’un lacciuolo i’ sciolsi
     14Quegli ordío novo nodo e ’l vecchio ei strinse.


131.


Descrive le bellezze de la signora Laura ch’era in villa.


Dove nessun teatro o loggia ingombra
     La vista lieta del notturno cielo,