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Ne l’arabico mare
     È con un altro fior, come di rosa,
     Pianta maravigliosa,
     Che lui comprime anzi che nasca il sole;
     65Poi dispiegarlo suole
     Quando egli vibra in orïente i raggi
     Per sí lunghi viaggi;
     E di nuovo il raccoglie, allor che pare
     Cader ne l’onde amare.
     70Tal questa donna, in cui beltà germoglia
     E leggiadria fiorisce, al sol nascente
     Nel lucido orïente
     Par ch’i suoi biondi crini apra e discioglia;
     Poi ne l’occaso astringe aurei capelli
     75Piú di lui belli, — e sol velata appare.
Una pietra de’ Persi
     Co’ raggi d’oro al sol bianca risplende
     E quinci il nome prende,
     E del bel lume del sovran pianeta
     80Rassembra adorna e lieta:
     Cosí la pietra mia nel dí riluce,

Rime di T. Tasso, II. 14