Pagina:Tasso - Rime d'amore.djvu/100


— 92 —

62.


Scrive ad un suo amico il quale l’incitava a risguardare molte leggiadre gentildonne che erano in una grande e lieta festa, ch’egli non lascerà mai d’amar la sua donna né s’invaghirà d’altra.


Non sarà mai ch’impressa in me non reste
     L’imagin bella o d’altra il cor s’informe,
     Né che, là dove ogni altro affetto dorme,
     4Novo spirto d’amor in lui si deste;
Né men sarà ch’io volga gli occhi a queste
     Di terrene beltà caduche forme,
     Per disviar i miei pensier da l’orme
     8D’una bellezza angelica e celeste.