Questa pagina è stata trascritta ma deve essere formattata o controllata. |
50 | atto terzo. |
Aminta con un dardo, che tenea
Ne la man deſtra, al Satiro auuentoſſi
70Come un Leone, & io frà tanto pieno
M’hauea di ſaſſi il grembo, onde fuggiſſi.
Come la fuga de l’altro conceſſe
Spatio à lui di mirare: egli riuolſe
I cupidi occhi in quelle membra belle,
75Che, come ſuole tremolare il latte,
Ne’ giunchi, ſi parean morbide, e bianche.
E tutto’l vidi sfauillar nel viſo;
Poſcia accoſtoſſi pianamente à lei
Tutto modesto, e diſſe: Ò bella Siluia
80Perdona à queſte man, ſe troppo ardire
È l’appreſſarſi à le tue dolci membra,
Perche neceſſità dura le sforza;
Neceſſità di ſcioglier questi nodi:
Nè queſta gratia, che fortuna vuole
85Conceder loro, tuo mal grado ſia.
Ch.Parole d’ammollir un cor di ſaſſo.
Ma, che riſpoſi allhor? Tir. Nulla rispoſe,
Ma diſdegnoſa, e vergognoſa, à terra
Chinaua il viſo, e’l delicato ſeno,
90Quanto potea torcendoſi, celaua.
Egli, fattoſi inanzi, il biondo crine
Cominciò à ſuiluppare, e diſſe in tanto:
Già di nodi ſì bei non era degno
Coſi ruuido tronco: hor, che vantaggio
95Hanno i ſerui d’Amor? ſe lor commune
Aminta con un dardo, che tenea
Ne la man destra, al Satiro avventossi
70Come un Leone, ed io fra tanto pieno
M’avea di sassi il grembo, onde fuggissi.
Come la fuga de l’altro concesse
Spazio a lui di mirare: egli rivolse
I cupidi occhi in quelle membra belle,
75Che, come suole tremolare il latte,
Ne’ giunchi, sì parean morbide, e bianche.
E tutto’l vidi sfavillar nel viso;
Poscia accostossi pianamente a lei
Tutto modesto, e disse: O bella Silvia
80Perdona a queste man, se troppo ardire
È l’appressarsi a le tue dolci membra,
Perché necessità dura le sforza;
Necessità di scioglier questi nodi:
Né questa grazia, che fortuna vuole
85Conceder loro, tuo mal grado sia.
Ch.Parole d’ammollir un cor di sasso.
Ma, che risposi allor? Tir. Nulla rispose,
Ma disdegnosa, e vergognosa, a terra
Chinava il viso, e’l delicato seno,
90Quanto potea torcendosi, celava.
Egli, fattosi inanzi, il biondo crine
Cominciò a sviluppare, e disse in tanto:
Già di nodi sì bei non era degno
Così ruvido tronco: or, che vantaggio
95Hanno i servi d’Amor? Se lor commune
È con